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PIGNORAMENTO DELLO STIPENDIO: cos’è, come funziona, quando avviene, quali sono le percentuali di pignorabilità dello stipendio, e il limite del minimo vitale? Leggi questo articolo per scoprire tutto quello che devi sapere sul pignoramento dello stipendio.

PIGNORAMENTO DELLO STIPENDIO

Il pignoramento dello stipendio può essere imposto al debitore insolvente da parte del creditore al fine di recuperare la somma a lui dovuta.

A seguito di un’azione legale intrapresa dal creditore nei confronti del debitore, il Tribunale impone la trattenuta obbligatoria, scalata automaticamente dalla busta paga del debitore, della somma pari al massimo al quinto dello stipendio.

A seguito della pronuncia del Tribunale, infatti, il datore di lavoro sarà obbligato per legge a decurtare una somma pari al massimo al quinto dello stipendio del debitore e versarla direttamente al creditore finché il debito non sarà completamente saldato.

La somma viene calcolata sull’importo netto dello stipendio e non sul lordo, ovvero tolte le imposte.

Entro 10 giorni dal provvedimento del Tribunale il datore di lavoro, la banca o altro istituto di credito dovrà comunicare via PEC o raccomandata, al creditore, l’ammontare dello stipendio del debitore per valutare la cifra mensile da pignorare.

Pignoramento dello stipendio

PIGNORAMENTO DELL STIPENDIO: QUANDO?

Il pignoramento dello dello stipendio può avvenire in due diversi momenti, ovvero:

  • Prima del versamento dello stipendio nel conto corrente del debitore. In questo caso il provvedimento del Tribunale sarà notificato sia al debitore sia al suo datore di lavoro che dovrà trattenere preventivamente il quinto dello stipendio e accreditarlo direttamente al creditore.

  • Dopo l’accredito dello stipendio sul conto corrente del debitore. In questo secondo caso l’atto del Tribunale sarà notificato al debitore e alla banca o altro istituto di credito in cui il debitore ha il conto corrente; sarà quindi l’istituto di credito a trattenere il quinto dello stipendio e accreditarlo direttamente al creditore.

PIGNORAMENTO DELLO STIPENDO: ulteriori limiti

Lo stipendio non può essere pignorato per intero bensì in misura utile a saldare il debito a favore del creditore ma in misura massimo del 20% (1/5) salvo casi eccezionali:

  • Abbiamo già visto come lo stipendio non può essere pignorato in misura superiore al 20% (1/5). Ci sono casi in cui il limite è inferiore ovvero, secondo quanto disposto dalla Legge di Bilancio 2020, per stipendi fino a € 2.500 la quota pignorabile non può essere superiore a 1/10, per stipendi compresi tra € 2.500 € e € 5.000 il limite di pignorabilità è 1/7 mentre per importi superiori a € 5.000 il limite massimo è pari a 1/5.

  • Lo stipendio, però, può essere pignorato fino al 50% del suo importo ove sussistano specifici e contemporanei debiti per imposte, debiti commerciali, alimenti, etc.

  • Variazioni sul limite di pignorabilità dello stipendio si hanno anche in funzione al tipo di debito da saldare. Per debiti di lavoro, i tributi provinciali e comunali il creditore si potrà rivalere mensilmente su 1/5 di quanto percepito mentre nel caso in cui si debbano pagare gli alimenti il limite massimo di pignorabilità dello stipendio è fissato a 1/3.

PIGNORAMENTO DELLO STIPENDIO: IL MINIMO VITALE

È vero che il pignoramento dello stipendio incontra un limite anche in relazione all’assicurare al lavoratore un minimo vitale che gli consenta una vita dignitosa?

Si, è vero… In parte.

Il pignoramento dello stipendio, infatti, è soggetto a un minimo vitale impignorabile garantito dalle percentuali di pignorabilità viste sopra. Per contro, però, l’esistenza di tali percentuali per tutti gli stipendi significa che, in termini pratici, non vi è alcun stipendio, per quanto basso, che non possa essere pignorato: anche uno stipendio di poche centinaia di euro può essere pignorato nelle misure e percentuali viste sopra.

PIGNORAMENTO DELLO STIPENDIO: IN CONCLUSIONE

Vedersi pignorato il quinto dello stipendio comporta una sensibile diminuzione del proprio reddito familiare soprattutto in un periodo in cui, a causa della pandemia di Covid-19, metà delle famiglie italiane hanno già subito una significativa diminuzione del proprio reddito (fonte: Banca d’Italia).

In un’intervista rilasciata sul sito SimplyBiz, Mirko Frigerio, Founder e Vicepresidente Esecutivo di NPLs Re Solutions, ha rilasciato una dichiarazione secondo la quale “sono notevolmente aumentate le chiusure procedurali per desistenza, concluse grazie ad accordi di stralcio sul debito nato dalla volontà del debitore con l’aiuto dei nuovi professionisti del settore”.

Nuovi professionisti tra i quali, certamente, vanno annoverati i Consulenti del Debito PUNTOZERO capaci di risolvere il problema del debito evitando il pignoramento dello stipendio e tutte le gravi e pesanti conseguenze ad esso legate.